La tua azienda non ha ancora un BOT Messenger automatizzato e non vedi proprio il motivo per cui dovresti realizzarlo?
Moltissimi clienti ci chiedono proprio quali siano i vantaggi nel realizzarne uno. In fondo ritengono sufficienti gli strumenti digitali che utilizzano solitamente: mail marketing, campagne di advertising, applicazioni mobile e siti web.
Una delle funzionalità più potenti, offerta dalle piattaforme di messaggistica, è proprio quella di poter “conversare” con i propri clienti e raccogliere informazioni sui loro gusti e interessi, estrapolandoli dal flusso di conversazioni, venendo così a conoscenza di chi sono, del loro modo di pensare, di agire e di dove e come fanno determinate operazioni.
A nostro avviso questo aspetto è molto importante: significa poter operare accurate analisi dei potenziali clienti ed effettuare così l’invio di notifiche e annunci personalizzati.
Evitate le campagne di e-mail marketing generiche, che non produrrebbero effetti positivi: è noto, infatti, come i clienti cestinino in maniera automatica la posta in entrata, quando questa viene individuata come pubblicità.
Le risorse messe a disposizione da una piattaforma come Messenger, adeguatamente integrata con avanzati strumenti tecnologici, consentono di:
- raccogliere informazioni sui gusti dei clienti;
- chiedere direttamente all’utente quali sono le informazioni di suo gradimento, se e con che frequenza le desidera;
- inviare in modo personalizzato informazioni utili, offerte commerciali in linea con i suoi interessi e le sue esigenze, nel momento stesso in cui questo le sta cercando;
- inviare informazioni utili che creano engagement e feeling con il vostro brand.
Per sintetizzare, quali sono i vantaggi:
- azzerare i costi pubblicitari;
- aumentare i click;
- fidelizzare i clienti;
- disegnare una strategia di marketing sulle persone;
- rendere mirate le comunicazioni.
Il percorso intrapreso dai chatbot è appena iniziato ed è in via di sviluppo e miglioramento. Si sta cercando di rendere questi sistemi di instant response sempre più pertinenti e “umani”, per simulare conversazioni quanto più naturali possibili e creare il giusto engagement.
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